Mohamed Bouazizi

* 24 marzo 1984, Sidi Bouzid

† 4 gennaio 2011, Ben Arous

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Il 17 dicembre 2010, a Sidi Bouzid, in Tunisia, Mohamed Bouazizi, venditore ambulante di 26 anni, si dette fuoco per protesta contro la crudeltà degli amministratori locali. Il suo gesto diede inizio a una serie di manifestazioni di massa che portarono alla trasformazione del sistema politico.

La maggior parte dei casi di auto-immolazione non ebbe un impatto significativo, ma alcuni di essi ebbero un ruolo maggiore e influenzarono la situazione politica del luogo dove avvennero. Rientra tra questi ultimi il caso del commerciante tunisino Mohamed Bouazizi, che si dette fuoco per protesta contro i maltrattamenti da parte degli amministratori locali. Alcuni dettagli sul suo caso non sono del tutto chiari e alcune testimonianze sono molto divergenti.

Mohamed Bouazizi nacque nella città di Sidi Bouzid,a circa 250 chilometri dalla capitale Tunisi, nella famiglia di un muratore. Il padre morì quando Mohamed aveva solo tre anni e la madre si risposò con il fratello del marito defunto. Mohamed aveva sei fratelli. Anche se alcuni giornali scrissero che aveva una preparazione universitaria, in realtà aveva frequentato solo una scuola di campagna nel paese di Sidi Salah. La sua famiglia era molto povera e perciò il ragazzo cominciò a lavorare presto. Negli ultimi anni della sua vita si guadagnava da vivere come venditore ambulante di verdura. Gli agenti della polizia gli sequestrarono ripetutamente la bancarella perchè non era in possesso della licenza di vendita.

Secondo le testimonianze dei familiari, il 17 dicembre 2011 Bouazizi uscì di casa al mattino per recarsi al lavoro. Attorno alle 10.30 arrivò l’agente di polizia Faida Hamdi, che sequestrò la sua bilancia elettronica. Inoltre risulta che abbia dato uno schiaffo a Bouazizi, che gli abbia sputato addosso e che abbia rivolto delle offese al padre defunto dell’uomo (l’agente tuttavia negò queste dichiarazioni e fu rilasciata dopo alcuni mesi di carcere). Bouazizi andò immediatamente a esporre le sue lamentele aglu uffici governativi, ma non venne ascoltato. Andò a comprare della benzina nella stazione di servizio più vicina e tornò verso le 11.30. Secondo i testimoni urlò la frase „Come devo guadagnarmi da vivere?“, poi si versò addosso la benzina e si dette fuoco. Dopo esser stato soccorso venne portato, gravemente ustionato (su più del 90% del corpo), dapprima all’ospedale di Sidi Bouzid, in seguito in una clinica nella città di Sfax e infine in un centro per la cura dei grandi ustionati a Ban Arous.

Il gesto disperato del giovane provocò una serie di manifestazioni di protesta di massa soprattutto nella capitale. I manifestanti chiedevano le dimissioni del presidente bin Ali. Il regime da tempo stava affrontando problemi economici e sociali, tra cui un alto tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani. Il leader autoritario tentò di risolvere la situazione. Il 28 dicembre 2010 fece visita in ospedale al giovane ustionato in ospedale; il 4 gennaio 2011 Mohamed Bouazizi morì. Migliaia di persone parteciparono al funerale. Dieci giorni dopo bin Ali lasciò il governo dopo ventitre anni di presidenza e si rifugiò con la famiglia in Arabia Saudita.

Mohamed Bouazizi è diventato un simbolo molto celebrato della „primavera araba“. Ebbe numerosi seguaci non solo in Tunisia (107 probabili casi di auto-immolazione in sei mesi), ma anche negli altri paesi arabi, dove scoppiarono proteste di massa. Il suo caso scatenò un’accesa discussione nel mondo arabo, poichè molti intellettuali lo criticarono per motivi religiosi. Nel 2011 a Bouazizi fu assegnato postumo il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Fu premiato assieme ad altre quattro persone che presero parte alle proteste di massa nei paesi arabi.

Bibliografia >>>

Tunisia one year on: New trend of self-immolations, In: BBC News, 12. 1. 2012, dostupné on-line: http://www.bbc.co.uk/news/world-africa-16526462 (ověřeno 7. 11. 2012)

Mohamed Bouzizi, In: Wikipedia (anglická verze), dostupné on-line: http://en.wikipedia.org/wiki/Mohamed_Bouazizi (ověřeno 7. 11. 2012)

RYAN, Yasmine: The tragic life of a street vendor, In: Aljazeera, 20. 1. 2011, dostupné on-line: http://www.aljazeera.com/indepth/features/2011/01/201111684242518839.html (ověřeno 7. 11. 2012)